Premessa: conosco i VIgnaioli del Nord Ovest Sardegna perché a settembre dell’anno scorso ho conosciuto Mario Bagella e la sua spettacolare vigna dove abbiamo degustato vino, ascoltato le storie di Mario e della sua famiglia e ammirato un tramonto magnifico sul Golfo dell’Asinara, quinta scenica a noi cara dato che la gran parte delle mie foto hanno quel tema, sia al mare che dalla campagna.

Una serata che mi ha aperto la mente su una serie di pensieri sui quali stavo ragionando riguardo sviluppo sociale, economico e turistico e che Mario mi fece razionalizzare meglio.

Mi colpì una cosa, in particolare.

In un momento nel quale le cantine e le degustazioni sembrano set di matrimoni indiani quella serata la ricordo per la semplicità elegante del luogo e soprattutto per la vigna poco sotto, nel suo vestito sgualcito post vendemmia, con le splendide e sincere imperfezioni che me l’hanno resa così viva, così vera.

Ci tornerò per raccontarvela bene insieme ai suoi vini (e chissà che non si organizzi qualcosa in quel magnifico posto nella terra dei tramonti, come Mario ama ricordare).

Arriviamo al 24 e 25 aprile, invitato per l’evento “Radizi” (trad: radici) all’interno della “Sardinia Wine Week“, weekend dedicato alla scoperta e alla valorizzazione delle realtà vitivinicole del Nord Ovest della Sardegna e appunto organizzato dall’associazione Vi.N.O.S. (VIGNAIOLI NORD OVEST SARDEGNA) coinvolgendo produttori, esperti e tecnici del settore oltre a diversi appassionati tra i quali me e #santamoglie.

Accolti da un maestrale e da un cielo coperto (giusto per chiarire che qui è la natura a comandare) abbiamo trascorso una prima giornata esplorando le tre sottozone del Nord Ovest della Sardegna: Romangia, Coros e Nurra.

Le vigne delle aziende che abbiamo visitato sono queste:

Per la Romangia:

Agreste Natura (www.agrestenatura.it
Az. Agr. Leo Conti (www.instagram.com/agricola_leo_conti
Az. Agr. Giuliano Ruiu (www.instagram.com/aziendaagricolaruiu
Cantina Mario Bagella (www.mariobagella.it
Terre di Baquara (www.terredibaquara.it

Per la Nurra:

Podere 45 (www.podere45
Cantina Antonio Cargiaghe (www.instagram.com/cantina.cargiaghe

Per il Coros:

Carpante (www.carpante.it
Gavino Delogu (www.gavinodelogu.com

Ascoltare il racconto dei vignaioli, comprendere il ruolo dei diversi suoli nella definizione delle caratteristiche peculiari di ciascuna zona, capire il perché delle così differenti unicità dei vini pur così geograficamente non distanti, una magnifica esperienza.

Vi starete immaginando una degustazione in ogni vigna ma invece il racconto e l’esperienza è stata focalizzata sui territori, i suoli, la storia e vini non delle cantine ma del territorio e sfusi.

Per questo affermo senza esagerazione che è un progetto sovversivo, perché partire dalla terra, dalla storia e poi solo dopo arrivare ai prodotti è un modo magnifico di valorizzare una comunità prima che una destinazione turistica, di storie e senso prima che marketing e commercio.

Storie bellissime, di aziende familiari di ragazzi competenti, capaci e coraggiosi che decidono di investire il loro futuro nella terra e nel loro territorio, agricoltura davvero eroica.

Dopo aver concluso la prima giornata di “Radizi” ho avuto l’ennesima conferma del potenziale straordinario del Nord Ovest della Sardegna dal punto di vista socio economico, turistico e ovviamente nel panorama vinicolo internazionale.

Una parte della Sardegna scarsamente antropizzata e dalle enormi traiettorie di sviluppo che fanno pensare a quanto sia importante oggi scegliere modelli dal futuro davvero sostenibile e non distruttivo che raccolga il valore delle comunità e dia gratificazioni e senso del vivere i luoghi e abitare le persone.

Modelli che nascono dalle comunità che si aggregano per senso, per futuro e oserei dire per piacere perché è la cosa più giusta e gratificante che si possa fare, che non è solo guadagnare a tutti i costi.

Durante la seconda giornata abbiamo partecipato nella bellissima sala delle biblioteca di Sennori alla masterclass incentrata sui bianchi della vendemmia 2021 e abbiamo potuto comprendere appieno la ricchezza e la diversità dell’offerta vinicola del Nord Ovest della Sardegna.

Giusto una personale riflessione sul mondo del vino e delle degustazioni che ho sempre visto come un qualcosa da e per professionisti del vino, depositari della conoscenza e dotati di quella per me magica sensibilità di capire gusti, sensazioni, territori da un rituale appunto magico.

Da amante del vino ho amato molto una degustazione accompagnata per mano dai vignaioli, spiegata e contestualizzata tanto da percepire quelle differenze, quella qualità e quella storia che c’è dietro.

Ecco, forse il vino quando racconta non solo se stesso è un attore davvero protagonista di una storia di cui si comprende la trama, non solo un prodotto che soddisfa un bisogno temporaneo ma una espressione di comunità, territorio, tempo trascorso e immaginato.

È infatti curioso che in mondo così attento a valorizzare e raccontare le esperienze ci si concentri quasi solamente sul prodotto e non su quello che c’è dietro, soprattutto nel mondo del vino.

E renderlo comprensibile è una chiave potente di conoscenza e valore di tutto ciò che lo genera, soprattutto le persone che ci sono dietro.

Nell’incontro ho apprezzato particolarmente il coraggioso (perché anche antieconomico) impegno per le pratiche sostenibili e innovative per preservare l’ambiente e il territorio con la barra sempre dritta e centrata sulla qualità dei loro vini.

Un momento memorabile il saluto del padrone di casa Michele Soggia con una poesia dedicata all’associazione, al loro lavoro e alla giornata del 25 aprile.

Molto bello anche il successivo momento conviviale dove tra una degustazione libera di vini rossi delle aziende, ottimo cibo e tante preziosissime chiacchiere con i giornalisti e blogger invitati ho avuto conferma di quanto questo progetto sia un magnifico modello da far conoscere.

Modello che oltre alla coltivazione senza utilizzo di insetticidi e diserbanti aggiunge anche una formazione dedicata ai soci e un modello comunicativo lato consumatore molto interessante e dedicato.

Insomma, una magnifica due giorni di scoperta di aziende ma soprattutto di valore umano e territori che pur a portata di mano non conoscevo per il loro reale valore e impatto.

Davvero grato per questa occasione e per aver avuto conferma che le cose si cambiano dal basso, senza aspettare che qualcuno lo faccia per noi.

Grazie Vinos, che la vostra creatura cresca con il successo che merita (e se la coccolate così non potrà che accadere!)

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insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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